mercoledì, novembre 28, 2007

..evidente..


sasso dopo sasso la corrente si faceva sempre più arrabbiata,
non voleva proprio saperne di seguire quella nuova via.

Con le mani cercavo accarezzandola di aquietarla e di nascosto aggiungevo un nuovo masso per aiutarla a cambiare. Lei inizialmente continuava ostica lungo il proprio percorso, gettava il mio lavoro sul letto del fiume e gelava le mie gambe fino a renderle insensibili.

Poi senza quasi accorgermene si fece più dolce, quasi avesse capito che poteva cambiare rotta, che il suo abitudinario scorrere poteva variare anche senza l'irruenza di una piena.
Riempì allora i massi posti dove prima scorreva indisturbata, si lasciò li, quasi immobile come a scoprire con attenzione quel luogo dove qualche minuto prima passava senza attenzione.

Le piaceva fermarsi, fare qualche giro attorno ai massi, gorgheggiare allegramente scaldandosi al sole e comprese l'importanza di vivere intensamente ogni parte del suo percorso, non solo scivolandovi ma assaporando ogni lieve variazione...

Allora ci guardammo e al mio cenno le diedi la possibilitò di ripartire, veloce come sempre, saggia come mai prima.




1 commento:

Artemide ha detto...

Che bella descrizione...è come quando cerchiamo di indirizzare il nostro irruente flusso di pensieri e di vita verso un angolo nuovo e sconosciuto, che magari fa paura e ci rende aggressivi per difesa.. Ma alla fine fa paura solo perchè non lo conosciamo, e quando ci apriamo alla nuova scoperta ci sentiamo accarezzare dalla sua dolcezza e dal sapore della novità.. Alla fine l'importante è lasciarsi andare, fluire proprio come l'acqua e fidarsi che quella è la corrente giusta.. Per poi ripartire verso un nuovo viaggio..
A volte mettersi in gioco può portare cose meravigliose, che non avremmo mai pensato..basta crederci