sabato, agosto 26, 2006
mercoledì, agosto 23, 2006
..sguardo sul campetto..
Difficile periodo questo per il Dream Team.
Ieri sera nel campo neutro di Silvelle si è consumata la seconda sconfitta-beffa consecutiva.
Potremmo prendere come motivazione per giustificare la prestazione di ieri il ritorno ad una campo erbaceo per di più non in ottime condizioni.
Sicuramente nella prima parte di gara Matteo & co. si sono trovati a gestire la palla in attacco su un terreno con erba alta e questo prova la facilità con cui la squadra avversaria si è portata sul 3-0.
Il D.T. ha cercato allora di spingere con maggiore concentrazione in fase offensiva facendo girare il pallone all'esterno dell'area e al crearsi di un varco infilare l'avversario.
Parziale riuscita di questo modulo offensivo che però scopre troppo la difesa lasciando spazio a contropiede fulminanti da parte di Botta Junior e Carli.
La prima fase di gioco si chiude sul 6-3 per la squadra avversaria.
Cambio campo e inizia il secondo tempo con maggiore lucidità nelle marcature ed un pressing alto che molte volte porta il D.T. al tiro, troppe volte però impreciso.
Bottacin in porta ferma l'impossibile e toglie vari palloni direttamente dai piedi avversari.
I goal arrivano e degna di nota l'azione che porta Bottacin alla seconda realizzazione stagionale.
Il risultato a pochi minuti dalla fine si stampa sull'8-8.
Carli però non ci stà a farsi rimontare e in una azione solitaria si lancia verso la porta avversaria. Così segna il goal partita.
9-8 il risultato finale e molto amaro in bocca per il Dream Team.
Ieri sera nel campo neutro di Silvelle si è consumata la seconda sconfitta-beffa consecutiva.
Potremmo prendere come motivazione per giustificare la prestazione di ieri il ritorno ad una campo erbaceo per di più non in ottime condizioni.
Sicuramente nella prima parte di gara Matteo & co. si sono trovati a gestire la palla in attacco su un terreno con erba alta e questo prova la facilità con cui la squadra avversaria si è portata sul 3-0.
Il D.T. ha cercato allora di spingere con maggiore concentrazione in fase offensiva facendo girare il pallone all'esterno dell'area e al crearsi di un varco infilare l'avversario.
Parziale riuscita di questo modulo offensivo che però scopre troppo la difesa lasciando spazio a contropiede fulminanti da parte di Botta Junior e Carli.
La prima fase di gioco si chiude sul 6-3 per la squadra avversaria.
Cambio campo e inizia il secondo tempo con maggiore lucidità nelle marcature ed un pressing alto che molte volte porta il D.T. al tiro, troppe volte però impreciso.
Bottacin in porta ferma l'impossibile e toglie vari palloni direttamente dai piedi avversari.
I goal arrivano e degna di nota l'azione che porta Bottacin alla seconda realizzazione stagionale.
Il risultato a pochi minuti dalla fine si stampa sull'8-8.
Carli però non ci stà a farsi rimontare e in una azione solitaria si lancia verso la porta avversaria. Così segna il goal partita.
9-8 il risultato finale e molto amaro in bocca per il Dream Team.
martedì, agosto 22, 2006
..notte..
sabato, agosto 19, 2006
..sguardo sul campetto..
Prestazione altalenante ieri sera sul dissestato campo di trebaseleghe per il Dream Team guidato da Matteo C.
Le ostilità iniziano sotto la minaccia di sfratto da parte dei custodi e in quest'aria densa di tensione Cian riesce subito ad infilare la porta avversaria per ben 3 volte su palle carambolate in area avversaria. Anche Matteo sigla una rete e la squadra sembra ormai lanciata ad una facile gestione del vantaggio sebbene gli avversari siano riusciti grazie a Vanin a sorprendere il pronto Bottacin in porta.
La partita continua con un gioco abbastanza disorganizzato. Il Dream Team cerca di strutturarsi a rombo ma non riesce a dare la spinta adeguata in fase offensiva. I goal nati comunque da occasioni quasi sempre fortuite continuano ad aumentare e complice la giornata difficile per Chinellato, Matteo&Co si portano al punteggio di 8-4 (realizzano Cian e Scantamburlo per il D.T. e sempre Vanin per gli avversari).
A questo punto inizia una fase calante per il D.T.
Il gioco a sprazzi migliora ma non porta a realizzazioni. Bottacin accettabile in fase difensiva non è assolutamente in giornata nella gestione del contrattacco e spreca numerosi palloni. Gli avversari prendono sicurezza e ancora con Vanin bucano la difesa. In questo momento Chinellato si sblocca e dopo un'infinità di palloni sopra la traversa o bloccati dalla difesa riesce a realizzare 2 goal importantissimi che portano la sua squadra in parità 8-8.
La partita oramai non offre molto spettacolo e il Dream Team perde l'incontro dopo averlo dominato per i 3/4 della gara.
10-8 il risultato finale.
Le ostilità iniziano sotto la minaccia di sfratto da parte dei custodi e in quest'aria densa di tensione Cian riesce subito ad infilare la porta avversaria per ben 3 volte su palle carambolate in area avversaria. Anche Matteo sigla una rete e la squadra sembra ormai lanciata ad una facile gestione del vantaggio sebbene gli avversari siano riusciti grazie a Vanin a sorprendere il pronto Bottacin in porta.
La partita continua con un gioco abbastanza disorganizzato. Il Dream Team cerca di strutturarsi a rombo ma non riesce a dare la spinta adeguata in fase offensiva. I goal nati comunque da occasioni quasi sempre fortuite continuano ad aumentare e complice la giornata difficile per Chinellato, Matteo&Co si portano al punteggio di 8-4 (realizzano Cian e Scantamburlo per il D.T. e sempre Vanin per gli avversari).
A questo punto inizia una fase calante per il D.T.
Il gioco a sprazzi migliora ma non porta a realizzazioni. Bottacin accettabile in fase difensiva non è assolutamente in giornata nella gestione del contrattacco e spreca numerosi palloni. Gli avversari prendono sicurezza e ancora con Vanin bucano la difesa. In questo momento Chinellato si sblocca e dopo un'infinità di palloni sopra la traversa o bloccati dalla difesa riesce a realizzare 2 goal importantissimi che portano la sua squadra in parità 8-8.
La partita oramai non offre molto spettacolo e il Dream Team perde l'incontro dopo averlo dominato per i 3/4 della gara.
10-8 il risultato finale.
giovedì, agosto 17, 2006
..Il re è morto evviva il re..
Galoppava sicuro di sè davanti alle schiere dei soldati impolverati e sporchi dalla battaglia.
La vittoria era stata schiacciante.
Il nemico, superiore di numero ma con scarse doti strategiche, si era fatto intrappolare in una piccola conca tra due colline e l'attacco prima dei suoi arcieri e poi l'intervento della fanteria e dei cavalieri teutonici non aveva lasciato dietro di sè che brandelli umani e pozze di sangue.
Dall'alto del colle più a nord dominava la scena della battaglia. Oramai rimaneva solo il battaglione deputato a finire le grida e gli strazi degli sfortunati non morti sul colpo.
Il resto dell'esercito lo acclamava e gli rendeva onore.
Non aveva mai conosciuto sconfitte e le sue conquiste si estendevano su un territorio due volte più grande di quello lasciato da suo padre.
Solo una cosa non lo rendeva tranquillo.
Il cavallo che era cresciuto con lui e lo aveva accompagnato fino al mezzodì di quella giornata era stato abbattuto perchè zoppicante. Aveva ricevuto una freccia ad una zampa anteriore e una profonda ferita di spada allo stomaco.
Si trovava ora quindi a montare quello del suo generale più anziano.
Il destriero ormai avanti con gli anni poco si lasciava domare da chi non fosse colui che lo aveva da sempre cavalcato e già a metà della rassegna delle truppe dava segni di nervosismo.
Con le briglie cercava di tenerlo tranquillo ma ad un tratto il cavallo si imbizzarrisce e riesce nel suo scopo.
Il Re disarcionato vola in aria tra lo stupore dell'intero esercito e cade rovinosamente a terra battendo la nuca.
Dopo qualche ora sarebbe sorta una nuova alba.
La vittoria era stata schiacciante.
Il nemico, superiore di numero ma con scarse doti strategiche, si era fatto intrappolare in una piccola conca tra due colline e l'attacco prima dei suoi arcieri e poi l'intervento della fanteria e dei cavalieri teutonici non aveva lasciato dietro di sè che brandelli umani e pozze di sangue.
Dall'alto del colle più a nord dominava la scena della battaglia. Oramai rimaneva solo il battaglione deputato a finire le grida e gli strazi degli sfortunati non morti sul colpo.
Il resto dell'esercito lo acclamava e gli rendeva onore.
Non aveva mai conosciuto sconfitte e le sue conquiste si estendevano su un territorio due volte più grande di quello lasciato da suo padre.
Solo una cosa non lo rendeva tranquillo.
Il cavallo che era cresciuto con lui e lo aveva accompagnato fino al mezzodì di quella giornata era stato abbattuto perchè zoppicante. Aveva ricevuto una freccia ad una zampa anteriore e una profonda ferita di spada allo stomaco.
Si trovava ora quindi a montare quello del suo generale più anziano.
Il destriero ormai avanti con gli anni poco si lasciava domare da chi non fosse colui che lo aveva da sempre cavalcato e già a metà della rassegna delle truppe dava segni di nervosismo.
Con le briglie cercava di tenerlo tranquillo ma ad un tratto il cavallo si imbizzarrisce e riesce nel suo scopo.
Il Re disarcionato vola in aria tra lo stupore dell'intero esercito e cade rovinosamente a terra battendo la nuca.
Dopo qualche ora sarebbe sorta una nuova alba.
domenica, agosto 13, 2006
..vecchiaia..
Immagino silenziose note
stendersi affaticate,
il violino suona a stento,
stride sotto colpi di crine
che un tempo accarezzava
impazienti corde.
Le mani nodose cercano
armonia, deluse però, scivolano
incerte, sull'ebano consumato
dai giorni
incapaci di trovare certezza
stonano, tremanti.
Ricordi però il passato splendore
quel pezzo in MI piccolo che
dall'anima trovava ispirazione
così consumavi le tue ansie
dal tallone con forza,
spruzzavi pece nell'aria
musica e odori che non
riesci più a sentire
respiri abbracciato lo strumento
dando a un amico l'addio
Un bacio
al caldo legno.
stendersi affaticate,
il violino suona a stento,
stride sotto colpi di crine
che un tempo accarezzava
impazienti corde.
Le mani nodose cercano
armonia, deluse però, scivolano
incerte, sull'ebano consumato
dai giorni
incapaci di trovare certezza
stonano, tremanti.
Ricordi però il passato splendore
quel pezzo in MI piccolo che
dall'anima trovava ispirazione
così consumavi le tue ansie
dal tallone con forza,
spruzzavi pece nell'aria
musica e odori che non
riesci più a sentire
respiri abbracciato lo strumento
dando a un amico l'addio
Un bacio
al caldo legno.
sabato, agosto 12, 2006
..forza chiara..
" Lo spirito vincente"
Se pensi che sarai battuto, lo sei.
Se pensi di non poter osare, non farlo.
Se ti piacerebbe vincere ma pensi di non farcela,
è quasi certo che non vincerai.
Se pensi che perderai, hai già perduto;
perchè ti accorgerai che il successo
nasce da un desiderio profondo e intenso
che prende spunto solo dalla tua mente.
Se pensi che sarai surclassato, lo sei:
devi avere una buona considerazione di te
prima di poter vincere qualche cosa.
Nelle battaglie della vita non prevale
sempre il più forte o il più veloce,
ma prima o poi colui che vincerà
sarà colui che pensa di poterlo fare.
Credici!!!
Se pensi che sarai battuto, lo sei.
Se pensi di non poter osare, non farlo.
Se ti piacerebbe vincere ma pensi di non farcela,
è quasi certo che non vincerai.
Se pensi che perderai, hai già perduto;
perchè ti accorgerai che il successo
nasce da un desiderio profondo e intenso
che prende spunto solo dalla tua mente.
Se pensi che sarai surclassato, lo sei:
devi avere una buona considerazione di te
prima di poter vincere qualche cosa.
Nelle battaglie della vita non prevale
sempre il più forte o il più veloce,
ma prima o poi colui che vincerà
sarà colui che pensa di poterlo fare.
Credici!!!
venerdì, agosto 11, 2006
..i bambini degli anni '80..
Quand'ero bambino l'estate era un periodo di libertà.
Io ero uno dei pochi del mio paese che aveva un impegno oltre le ferie con la famiglia, il campo con i lupetti. Il resto dell'estate lo si passava con spensieratezza. ( e cosa c'è di più bello nei bambini se non questo?!? )
La preoccupazione principale della giornata era quella di trovare quanti più amici potevi per decidere poi assieme cosa fare. Trovatone uno, due, cinque o nessuno si passava all'azione.
Ho passato molti giorni con i miei cugini.
Ispirati dall'A-team fondammo la banda "FALCHI" con due sezioni: l'originaria a Camposampiero, dove si trovava anche l'armeria con riproduzioni in legno e chiodi di Uzi, mitragliatori, fucili a pompa e quant'altro. (mi chiedo adesso in percentuale quanti bambini hanno mai preso in mano un martello?...ah,è vero...adesso si fanno male..) La seconda era a casa mia, meno guerrigliera ma molto astuta.
Con ligio lavoro, dietro ad una pianta di lauro della siepe, sulla riva del fosso, avevamo creato un terrapieno con tanto di parapetto per non cadere in acqua. Alla postazione si accedeva o dal giardino o dalla strada bianca tramite due ponti in legno con scorrimano.
L'attività era frenetica, a parte i continui combattimenti con il nostro nemico più agguerrito "Nadiusky" (povera zia!), le giornate era concentrate in azioni contro i cacciatori, escursioni perlustrative in mezzo ai campi di mais o lungo il Trego, pesca abusiva e la costruzione di trappole di disturbo contro l'odiato pollame...un calippo poi non ci stava MAI male...
Ho 23 anni e sembra di raccontare il dopoguerra!!
Ma come si divertono i bambini adesso? Per carità, a loro va bene tutto ma...serve riempirgli anche l'estate di attività parascolastiche con magari poi un campo scout, uno di calcetto e uno con i gruppi parrocchiali?
...
Ci sarà tanta gente in più da curare fra vent'anni...
Io ero uno dei pochi del mio paese che aveva un impegno oltre le ferie con la famiglia, il campo con i lupetti. Il resto dell'estate lo si passava con spensieratezza. ( e cosa c'è di più bello nei bambini se non questo?!? )
La preoccupazione principale della giornata era quella di trovare quanti più amici potevi per decidere poi assieme cosa fare. Trovatone uno, due, cinque o nessuno si passava all'azione.
Ho passato molti giorni con i miei cugini.
Ispirati dall'A-team fondammo la banda "FALCHI" con due sezioni: l'originaria a Camposampiero, dove si trovava anche l'armeria con riproduzioni in legno e chiodi di Uzi, mitragliatori, fucili a pompa e quant'altro. (mi chiedo adesso in percentuale quanti bambini hanno mai preso in mano un martello?...ah,è vero...adesso si fanno male..) La seconda era a casa mia, meno guerrigliera ma molto astuta.
Con ligio lavoro, dietro ad una pianta di lauro della siepe, sulla riva del fosso, avevamo creato un terrapieno con tanto di parapetto per non cadere in acqua. Alla postazione si accedeva o dal giardino o dalla strada bianca tramite due ponti in legno con scorrimano.
L'attività era frenetica, a parte i continui combattimenti con il nostro nemico più agguerrito "Nadiusky" (povera zia!), le giornate era concentrate in azioni contro i cacciatori, escursioni perlustrative in mezzo ai campi di mais o lungo il Trego, pesca abusiva e la costruzione di trappole di disturbo contro l'odiato pollame...un calippo poi non ci stava MAI male...
Ho 23 anni e sembra di raccontare il dopoguerra!!
Ma come si divertono i bambini adesso? Per carità, a loro va bene tutto ma...serve riempirgli anche l'estate di attività parascolastiche con magari poi un campo scout, uno di calcetto e uno con i gruppi parrocchiali?
...
Ci sarà tanta gente in più da curare fra vent'anni...
giovedì, agosto 10, 2006
..pensieri di MTBiker..
La brugola da 1 c'è...sai com'è...Mai fidarsi della forcella...7 barrette energetiche dovrebbero bastare. 40 Km in salita, non molti ma belli tosti, così mi distruggo e poi dopo una doccia sarà come rinascere.
Avrei preferito avere gli altri cerchi ma son 900 euro!!!! Ti rendi conto!!! Per adesso meglio quelli che ho...anche perchè..fra poco c'è il telaio da prendere...Vabbè, ormai ci siamo...altri due kilometri e Cima Grappa è nostra...poi il brivido della discesa...le lacrime che scappano dagli occhi per la velocità...Merda!! 'sta curva dovevo prenderla più stretta!!!...
Andata anche questa...c'ho ancora una barretta da qualche parte...
Carica la bici in macchina, si torna a casa.
dedicato a Matteo
Avrei preferito avere gli altri cerchi ma son 900 euro!!!! Ti rendi conto!!! Per adesso meglio quelli che ho...anche perchè..fra poco c'è il telaio da prendere...Vabbè, ormai ci siamo...altri due kilometri e Cima Grappa è nostra...poi il brivido della discesa...le lacrime che scappano dagli occhi per la velocità...Merda!! 'sta curva dovevo prenderla più stretta!!!...
Andata anche questa...c'ho ancora una barretta da qualche parte...
Carica la bici in macchina, si torna a casa.
dedicato a Matteo
mercoledì, agosto 09, 2006
....
Ho scelto di non darti un nome
per non catalogare la tua voglia di vivere
temo che potrei ingabbiarti e non
riusciresti più a volare come fai.
Tu sorridi e non te ne curi
ma non sai quanto questo mi costi.
Come ammirare una stella alpina
senza coglierla
vedere un cavallo bellissimo che
libero cavalca, desiderare di lanciarsi
nel vento assieme
ma non imbrigliarlo.
Potrei farlo ma perderesti il tuo fascino
freneresti il tuo istinto
e non saresti più.
martedì, agosto 08, 2006
domenica, agosto 06, 2006
sabato, agosto 05, 2006
.. vista da baita pianezza..
due giorni in baita, sfidando le previsioni meteo...e infatti ne abbiam presa molta di pioggia!! Marco Chiara Michele Leonardo Matteo Valentina
i nomi dei coraggiosi che fregandosene delle avversità hanno raggiunto i 1700 mt.
La piccola casetta si è rivelata calda ma non troppo accogliente, il suo diario racconta ora i nostri nomi, le nostre particolarità, le allucinazioni da Braulio, biancaneve baffuta e 12 ore filate di pioggia battente.
Se passate da quelle parti leggetelo con cura.
verba volant scripta manent
...strada...
...a volte è duro il cammino, sembra di non dover mai arrivare,
sembra che la strada si prenda gioco di te e non mostri mai la meta.
Eppure senza accorgetene ogni passo che compi il tuo essere cambia...
ringrazia la strada, per quanto lunga ti possa sembrare,
ti cambia lentamente, ti lascia il tempo di riprendere fiato,
affinchè la tua crescita non sia brusca
e tu possa riconoscerti sempre in ciò che sei.
sembra che la strada si prenda gioco di te e non mostri mai la meta.
Eppure senza accorgetene ogni passo che compi il tuo essere cambia...
ringrazia la strada, per quanto lunga ti possa sembrare,
ti cambia lentamente, ti lascia il tempo di riprendere fiato,
affinchè la tua crescita non sia brusca
e tu possa riconoscerti sempre in ciò che sei.
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