giovedì, agosto 17, 2006

..Il re è morto evviva il re..

Galoppava sicuro di sè davanti alle schiere dei soldati impolverati e sporchi dalla battaglia.
La vittoria era stata schiacciante.
Il nemico, superiore di numero ma con scarse doti strategiche, si era fatto intrappolare in una piccola conca tra due colline e l'attacco prima dei suoi arcieri e poi l'intervento della fanteria e dei cavalieri teutonici non aveva lasciato dietro di sè che brandelli umani e pozze di sangue.
Dall'alto del colle più a nord dominava la scena della battaglia. Oramai rimaneva solo il battaglione deputato a finire le grida e gli strazi degli sfortunati non morti sul colpo.
Il resto dell'esercito lo acclamava e gli rendeva onore.
Non aveva mai conosciuto sconfitte e le sue conquiste si estendevano su un territorio due volte più grande di quello lasciato da suo padre.
Solo una cosa non lo rendeva tranquillo.
Il cavallo che era cresciuto con lui e lo aveva accompagnato fino al mezzodì di quella giornata era stato abbattuto perchè zoppicante. Aveva ricevuto una freccia ad una zampa anteriore e una profonda ferita di spada allo stomaco.
Si trovava ora quindi a montare quello del suo generale più anziano.
Il destriero ormai avanti con gli anni poco si lasciava domare da chi non fosse colui che lo aveva da sempre cavalcato e già a metà della rassegna delle truppe dava segni di nervosismo.
Con le briglie cercava di tenerlo tranquillo ma ad un tratto il cavallo si imbizzarrisce e riesce nel suo scopo.
Il Re disarcionato vola in aria tra lo stupore dell'intero esercito e cade rovinosamente a terra battendo la nuca.
Dopo qualche ora sarebbe sorta una nuova alba.

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